A Euronics 600 lavoratori a rischio, giovedì lo sciopero
Filcams Cgil, faremo manifestazione e presidio a Regione Lazio
"L'11 luglio le lavoratrici e i lavoratori di Nova Casale Srl, Nova spa e Kus Srl di Roma e del Lazio, tutte aziende a marchio Euronics, saranno in sciopero per l'intero turno di lavoro": lo annunciano Filcams Cgil Roma Lazio e Frosinone Latina, Fisascat Cisl di Roma Capitale, Rieti e Frosinone, che aggiungono "nella stessa giornata, a partire dalle 14.00, saremo in presidio di fronte alla Regione Lazio, per denunciare l'assenza di risposte e chiarimenti rispetto agli annunci di crisi e ai licenziamenti operati nei giorni scorsi". Nova spa, che gestisce il marchio Euronics era passata di recente alle cronache, a giugno, per il licenziamento di alcuni lavoratori via Whatsapp. "Da mesi, senza alcun esito positivo, le organizzazioni sindacali hanno infatti cercato un confronto con il gruppo Euronics e le società che gestiscono i punti vendita nella regione, per avere chiarezza sulle voci sempre più insistenti in merito a licenziamenti collettivi o procedure fallimentari che potrebbero interessare circa 600 lavoratrici e lavoratori. Applicazione di contratti nazionali pirata (attualmente è in vigore quello sigrato con Cisal, ndr), incertezza sulle prospettive per il futuro del personale, fino ad arrivare a licenziamenti individuali tramite WhatsApp, come avvenuto nel punto vendita di Casal del Marmo in gestione alla Società Nova Casale, sono solo alcuni degli avvenimenti che ci hanno portato alla richiesta di incontro in Regione, con la conseguente decisione di astensione dal lavoro e mobilitazione per fare sentire la voce delle lavoratrici e dei lavoratori. Confidiamo che la Regione Lazio, nel corso dell'incontro già programmato per la stessa giornata dell'11 luglio, prenda posizione, esigendo trasparenza e chiarezza da parte delle società coinvolte, a tutela di centinaia di lavoratrici e lavoratori del territorio". "Sono circa 600 solo nel Lazio le lavoratrici ed i lavoratori del gruppo Euronics che rischiano di perdere il posto di lavoro. 400 sono occupati direttamente nei punti vendita, altri 200 sono nelle società del gruppo. - lo spiega Fabrizio Pilotti, della Filcams Cgil - Non molleremo un centimetro per questo abbiamo dichiarato lo sciopero per un intero turno. Auspichiamo che l'azienda si presenti al tavolo in Regione, il prossimo passo sarà viceversa chiedere un tavolo di crisi, l'ennesimo, al Mimit".
A.Pérez--ESF