El Siglo Futuro - Macchi (Accenture), per l'Ia in Ue serve gioco di squadra

Madrid -
Macchi (Accenture), per l'Ia in Ue serve gioco di squadra
Macchi (Accenture), per l'Ia in Ue serve gioco di squadra

Macchi (Accenture), per l'Ia in Ue serve gioco di squadra

Il supermanager a Davos, collaborare fra Paesi e aiutare le Pmi

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L'Europa è in grado di dare un'accelerazione all'adozione dell'intelligenza artificiale generativa da parte delle sue imprese, e deve farlo il prima possibile e affidarsi ad un "gioco di squadra" fra i Paesi: con l'Ia, che rimuove barriere all'ingresso, "la competitività dei Paesi e delle aziende tende a livellarsi e dunque aumentano le opportunità" di colmare gap tecnologici. Lo dice, in un'intervista all'ANSA a margine del Forum economico mondiale di Davos, Mauro Macchi, Ceo Europa, Medio Oriente e Africa e presidente per l'Italia di Accenture. Per riuscire in quella che è una sfida cruciale per la competitività globale, sarà indispensabile adottare una logica collaborativa fra i Paesi europei che riguarda anche l'Italia. "Penso che l'Italia - dice Macchi - possa giocare un ruolo ma deve trovare il modo di collaborare con gli altri quattro o cinque principali Paesi europei perché l'adozione dell'intelligenza artificiale è una sfida continentale". Macchi - che ha citato l'esempio di Airbus come esempio concreto di una collaborazione riuscita fra aziende europee - sottolinea poi l'importanza di gestire l'integrazione dell'Ia in un tessuto produttivo spesso caratterizzato da piccole e medie imprese, come quello italiano. Ciò "rende più complessa l'adozione dell'Ia, bisogna essere bravi a costruire questo trasferimento tecnologico, ad esempio con consorzi che aiutino le filiere. Però ci sono aziende italiane che si stanno già distinguendo nell'uso e nell'implementazione" dell'Ia.

B.Vidal--ESF