Borsa: l'Europa soffre con il Medioriente, la Cina e i tassi
Milano -1,7% con Stellantis e la Sondrio. Salgono petrolio e gas
Prima parte di seduta pesante per le Borse europee che si accodano ai forti cali subiti dai listini asiatici in mattinata e da Wall Street ieri. Milano cede l'1,7%, Parigi e Londra l'1,5% e Francoforte l'1,4% mentre i future su Wall Street sono in lieve calo. Le Borse scontano i timori per la guerra in Medio Oriente, che aggrava un quadro geopolitico già deteriorato, i dati macro in chiaroscuro sull'economia cinese, dove le vendite al dettaglio e la produzione industriale hanno deluso, e i timori su ulteriori rinvii del taglio dei tassi negli Usa dopo i dati brillanti di ieri sulle vendite al dettaglio a marzo. La crisi tra Iran e Israele sostiene il petrolio, in modesto rialzo (+0,3%), con il Brent a 90,3 dollari e il Wti a 85,6 dollari, ma spinge anche il gas, con i future Ttf che avanzano del 3,2%, a 32,1 euro al megawattora. Sale anche l'oro, a 2.371 dollari l'oncia. Poco mossi invece i bond, con il rendimento del decennale italiano sostanzialmente stabile al 3,87% e lo spread con il Bund che si apre di un punto base, a quota 144. A Piazza Affari scivolano Stellantis (-2,9%), la Popolare di Sondrio (-2,6%), Finecobank (-2,4%), Tenaris (-2,4%), Fineco (-2,3%) e Intesa (-2,2%).
A.Pérez--ESF