El Siglo Futuro - Champions: la grande delusione del Psg, 'la fiamma si è spenta'

Madrid -
Champions: la grande delusione del Psg, 'la fiamma si è spenta'
Champions: la grande delusione del Psg, 'la fiamma si è spenta'

Champions: la grande delusione del Psg, 'la fiamma si è spenta'

Mbappé, addio senza la grande coppa. Fa male il trionfo tedesco

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L'esultanza dei giocatori del Borussia Dortmund davanti ai loro tifosi, al celebre "muro giallo" nel settore tutto loro della curva "Boulogne" del Parco dei Principi sancisce l'ennesimo addio del PSG alla Champions League. E fra tante sconfitte simili negli anni scorsi, è questa quella che fa più male: le speranze erano cresciute grazie al nuovo stile imposto da Luis Enrique, a un gioco meno dipendente dalle star - dopo l'addio di Messi e Neymar - e alla certezza che Kylian Mbappé avrebbe certamente regalato ai parigini il sogno mai realizzato prima dell'addio annunciato per giugno. Non c'è stato niente da fare: dati per favoriti, i parigini di proprietà qatarina hanno perso "senza vincere e senza segnare un gol" nella doppia sfida in semifinale contro il Borussia Dortmund. Per tutti i media, l'accostamento con la fiamma olimpica che si accende oggi a Marsiglia e quella del PSG che si è spenta ieri sera al Parc des Princes, è d'obbligo: "Senza fiamma" è il titolo in prima pagina de L'Equipe, con uno Mbappé distrutto di fronte all'esultanza dei tedeschi, mentre Le Parisien, divide in due la prima pagina: "Il grande peccato" e "La febbre olimpica". Tutti d'accordo sulla serata deludente dei più attesi, Mbappé e Dembelé. Nel suo editoriale, L'Equipe commenta amaramente anche il record di pali e traverse - sette - colpite dai parigini fra andata e ritorno: "soltanto i perdenti non hanno fortuna - scrive l'editorialista Vincent Duluc - soltanto quelli che non la provocano abbastanza, la vedono poi fuggire al galoppo". E ancora: "La storia ricorderà che i pali erano rotondi, ma che qualche piede era quadrato. Il PSG non è stato fortunato, giocando soltanto un tempo, dimenticando di marcare Mats Hummels sul gol, recitando a lungo uno spartito scolastico e monocorde accordato ai precetti del suo allenatore e non essendo mai pericoloso se non in modo disordinato".

M.Ortega--ESF