Enrico Pieranunzi, 'Ellington come Picasso, ha creato un mondo'
Il pianista in scena a Roma con l'omaggio al gigante del jazz
"Ellington è stato un personaggio gigantesco per quantità, qualità e varietà di tutto ciò che ha prodotto. Ha creato un mondo, situazioni che ancora esistono, resistono e resisteranno sempre. Come Picasso nella pittura". Enrico Pieranunzi parla così del compositore e direttore d'orchestra americano che ha segnato la storia del jazz al quale dedicherà il concerto 'Sophisticated Duke' in programma domani, 29 giugno, a Roma. Il grande pianista, tra i protagonisti della scena italiana e internazionale dalla metà degli anni Settanta con concerti e album che lo hanno visto accanto a nomi del calibro di Chet Baker, Paul Motian, Lee Konitz e Charlie Haden, sarà alla Casa del Jazz con il Roma Jazz Ensemble - otto fiati e un trio - e la cantante Simona Severini ospite speciale in una serata che alterna suoi brani originali e i classici del Duca, da Moon Indigo a Caravan. "L'idea di Sophisticated Duke - spiega all'ANSA - nasce come omaggio a Ellington nel cinquantenario della morte. Il titolo si riferisce alla sua famosa canzone Sophisticated Lady ma allude anche alla genialità, all'eleganza e alla creatività del grandissimo maestro. In scena con me ci saranno sarà musicisti romani di grande valore diretti da Michele Corcella che ha curato gli arrangiamenti". Tra le composizioni scritte da Pieranunzi spicca Duke's Dream, suite di dieci minuti - "un collage di temi che si susseguono senza interruzione ispirato al suo stile e al suo modo di scrivere e di sentire il mondo" - scritta nel trentennale della morte e ora riarrangiata per questo nuovo tributo. Che cosa è stato Ellington per lei? "Una specie di modello platonico del mondo delle idee, un pianista straordinario e ancor di più come direttore d'orchestra e arrangiatore. Era anche estremamente eclettico, ha toccato tutte le zone della musica arrivando a ispirarsi a Shakespeare per una suite e a una trascrizione meravigliosa per big band dello Schiaccianoci di Caikovskij. Ci si poteva davvero chiedere se fosse umano".
A.Navarro--ESF