Con Dior il futuro della couture è nella tradizione
Chiuri fa sfilare crinoline, Linea ad A, paniers, linea Cigale
Gonne con gabbie di crinolina a vista, paniers come accessori a imbottire i fianchi, giacche-bar scolpite, abiti architettonici dalla linea ad "A", e storica linea Cigale: "Non c'è futuro senza guardare al passato", deve aver pensato Maria Grazia Chiuri nel disegnare la collezione Dior haute couture Primavera-Estate 2025, che ha sfilato a Parigi nel Musee Rodin. Una collezione che sfila immersa nell'universo immaginifico creato dall'artista indiana Rithika Merchant, le cui opere tessili piene di simboli onirici e motivi mitologici, fanno da sfondo come affreschi a tutto il percorso della passerella. Gli artigiani degli atelier Dior, e quelli della Scuola di Craft di Chanakya, hanno trasformato le visioni di Merchant in pannelli ricamati che uniscono moda e arte. Nel parterre, tra gli ospiti di questo giardino incantato, Carla Bruni Sarkozy, Jisoo delle Blackpink, Jenna Ortega, Nicola Coughlan, Anya Taylor-Joy, Pamela Anderson e Deva Cassel. Chiuri ha riletto per l'occasione alcuni topoi della memoria vestimentaria - soprattutto quella creativa e scenografica dei secoli passati - per sovvertire l'ordine del tempo e della moda. Per riportarci dentro quel tempo che non è passato e neppure futuro, ma moda. Come la ottocentesca crinolina non più nascosta dalle gonne, ma gabbia depotenziata che ostenta la sua struttura, da cui si allungano fili dalla consistenza di ramoscelli ricamati che ondeggiano a ogni movimento. O come i settecenteschi panier che vanno ad arrotondare i fianchi.
S.Delgado--ESF